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Il Trauma Psichico: fenomeno responsabile di ogni forma di sofferenza - 2^ Parte
Il trauma psichico:
fenomeno responsabile di ogni forma di sofferenza
2^ parte
Immaginiamo il pacchetto traumatico, del soggetto disturbato, come un fenomeno mentale tridimensionale composto da:
Come anticipato nella prima parte di questo lavoro la mente umana, di fronte a tale carico improvviso, indesiderato e penoso, si blocca, perché non riesce ad elaborare e che cosa succede di tutto questo materiale non elaborato? Per un certo periodo di tempo esso rimane in primo piano nella mente invadendo quasi tutto il campo mentale ed offuscando ogni attività ed ogni prestazione del soggetto il quale, generalmente, viene considerato persona “sotto shock”. Dopo un periodo di tempo, soggettivo, che può spaziare dai 2 a 4 mesi, la mente, guidata dall’istinto di vita e di sopravvivenza, reagisce nel senso che sistema questo materiale al meglio per poter andare avanti. L’immagine negativa all’inizio in posizione frontale, rispetto al campo mentale, ora diventa lateral/posteriore; il pensiero sulla propria persona collegato al trauma, viene archiviato nella memoria come nucleo cognitivo a disposizione della mente, mentre l’emozione di sofferenza traumatizzante viene come racchiusa in un involucro dove rimane esiliata per un certo periodo. Essendo, però, il contenuto dell’involucro un dolore compresso di energia negativa questa, in maniera naturale e spontanea, tenderà a raccogliere attraendo a se, come una calamita, tutte le ulteriori energie negative similari che dovesse generare quella psiche provocando l’accrescimento del volume di quell’involucro il quale, ad un certo punto, dopo circa sei mesi, un anno traboccherà ed allora la mente si trova costretta ad intervenire e lo fa convogliando, detto contenuto, come in dei canali mentali che permettono l’alleggerimento della diga. Detti canali sfoceranno in tutti quei comportamenti, o fantasie di essi, che simbolicamente chiamano in causa l’evento traumatico anche qualora la sua immagine fosse stata rimossa così bene da non essere più presente alla memoria. Ed è proprio a questo punto che si presenta il sintomo nevrotico o comportamento disfunzionale apparentemente inspiegabile.
Alla luce di quanto premesso esploriamo i vari disturbi nevrotici e le dinamiche che li sottendono.
(seguirà 3^ parte)
Dr.ssa Elisabetta Vellone