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Una richiesta di aiuto … una risposta
Una richiesta di aiuto … una risposta
Un gruppetto di giovani genitori ci hanno chiesto di essere aiutati ad assolvere al meglio il loro ruolo. Hanno espresso il desiderio di poter avere indicazioni semplici ed essenziali, circa “il come e il perché”, nell’educazione dei propri bambini. Essi dichiarano di orientarsi, nella prassi quotidiana, guardandosi intorno: “se tutti fanno così vuol dire che si fa così”, ma contemporaneamente ammettono di essere disorientati, confusi e preoccupati pensando al futuro dei propri figli che percepiscono sempre più fragili, capricciosi e viziati. Faremo il possibile, ... facendo appello alla nostra modesta competenza, per corrispondere, nei limiti delle nostre modeste competenze, alla sensata richiesta di detti genitori.
Pensando agli elementi cardine di una buona educazione è opportuno posare l’attenzione su quelli che vengono definiti i bisogni primari della persona, in questo caso dei bambini, che sono: bisogno di mangiare, dormire, ripararsi dal freddo, cure e coccole (ovvero bisogno d’amore). Supponendo che i primi tre siano scontati nella testa di ogni genitore, poseremo la nostra attenzione sul “bisogno di amore” che risulta invece travisato, fr5ainteso e anche inflazionato. L’essenza dell’amore o amorevolezza è la gratuità; amare un figlio vuol dire adoperarsi con l’intento di perseguire il suo VERO bene e non ciò che egli/ella preferisce. Il vero bene di una persona può essere descritto come il favorire/consentire, nei limiti del possibile, l’ armonioso sviluppo delle personali facoltà intellettive ed affettive tali da consentire un rapporto positivo e propositivo con se stessi, con gli altri, col mondo che li circonda e con la vita stessa. Per armonioso sviluppo intendiamo: adeguate capacità affettive, capacità volitive, di autocontrollo, capacità di critica ed autocritica, capacità di impegno e sacrificio mossi da entusiasmo e curiosità. I figli hanno bisogno di valori veri respirati nel proprio ambiente affettivo e confermati dalle azioni dei genitori. In altri termini è una vera e propria esigenza, pensando ad un bimbo forte e sano, realizzare una buona autostima personale, fiducia in se stessi e nelle proprie capacità unitamente al sano desiderio di mettersi in gioco allegramente quando è il momento giusto. E’ proprio all’interno della relazione genitore/figlio che questo progetto viene pensato , perseguito e realizzato oppure ignorato e negato. I figli per crescere forti e sani hanno bisogno solo di Amore. Amore che nella prassi si traduce nel sentirsi importanti nella vita di “mamma e papà”e aver la sensazione di appartenere alla loro vita. Essi hanno bisogno di regole chiare e forti, di lealtà e di coerenza, hanno bisogno, nella quotidianità, di imparare a distinguere il bene dal male, i valori veri dai falsi valori, hanno bisogno di tradizioni famigliari per confermare e consacrare il senso della famiglia. Hanno bisogno di essere ascoltati e di trovare ,sempre, negli occhi dei genitori la gioia suscitata dalla loro presenza.
Di conseguenza è opportuno ricordare cosa evitare: non viziate i vostri figli; non affogateli di regali; non trattateli come bamboline di cristallo; non siate troppo permissivi; non concedete troppa libertà; non regalate soldi; non fateli dormire fuori casa; no lasciateli con persone estranee; non aiutateli sistematicamente a fare i compiti, aiutateli a diventare capitani o resteranno ciurma per sempre.
Dr.ssa Elisabetta Vellone