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Quale lavoro per i ragazzi né, né?
Quale lavoro per i ragazzi né, né?
Fra circa otto-dieci anni il mercato del lavoro dovrà fare i conti con una popolazione emergente definita: i ragazzi né, né ovvero quegli attuali adolescenti né lavoro, né studio. Sono i figli del nostro tempo, quelli obbligati ad andare a scuola ed esonerati da qualsiasi altro impegno. Giovani un pò viziati ...
abituati a vivere da ricchi, ma non lo sono per niente, poiché le famiglie si sacrificano non poco per “non fargli mancare nulla”. Sono i ragazzi con un alibi di ferro; nessuno si è preso seriamente cura di loro, nessuno li ha posti al centro dei propri interessi, nessuno li ha fatti sentire un pò speciali, sono quelli con tanto tempo libero e nessun senso di colpa verso la famiglia o la società. Sono tanti. Sono ragazzi abituati a consumare, a sballarsi ed esagerare e a guardare con “rabbia” chi si può permettere di più. Fra una manciata di anni saranno adulti, non avranno un’istruzione, non avranno acquisito alcuna abilità, ma saranno sempre più arrabbiati o sempre più depressi; saranno disadattati. Come si collocheranno nel mondo del lavoro? Quale lavoro è ipotizzabile per loro? Una grande responsabilità sociale si cela dietro questo fenomeno che molto spesso viene risolto con la manovra etichettante che “è colpa loro”, che non anno voglia di far nulla e che sono sempre stati così sin da bambini.
Dott.sa Elisabetta Vellone