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Le quattro fasi della vita
Le quattro fasi della vita
Se ci chiediamo da dove viene “l’ordine dei fenomeni” che viviamo, probabilmente, la nostra mente inizia a frullare una miriade di ipotesi e non è escluso, che ai primi segnali di mal di testa, abbandoniamo l’indagine dichiarandola inutile e banale; ma l’ordine, ...
come una formula magica, è l’elemento cardine di ogni fenomeno possibile immaginabile, compreso l’uomo, senza del quale , forse, la stessa vita sarebbe impossibile. Pensiamo quindi a detto ”ordine” come a dei sacri riti/regole impercettibili che governano e spiegano ogni fenomeno possibile e immaginabile. Sempre più spesso l’uomo si dichiara convinto di essere qualcosa di diverso dal mondo intorno a se, una sorta di superforma di vita che tutto può e tutto gli spetta di diritto come fosse una specie di padrone dell’ambiente che lo circonda. Ma se disponiamo ancora di un po’ di umiltà e voglia di sapere e la smettiamo tutti di fare i sapientoni potremmo ancora continuamente deliziarci in quel percorso infinito qual è il conoscere, il capire ed il sapere. Anche se apparteniamo all’epoca del materialismo esasperato, per esplorare il fenomeno dell’”ordine” dobbiamo accettare di muoverci col pensiero esclusivamente su un piano teorico astratto onde cogliere l’armonia e la presenza del solido ordine/rito implicito in ogni dimensione dell’esistere. Citiamo, guidati da un criterio di similitudine, un piccola serie di fenomeni di vita: l’uomo; una torta; un rapporto sessuale; un fiore; le stagioni atmosferiche; una festa di compleanno; un corso di laurea; un giro sulla ruota al parco giochi; una rapina in banca; una gravidanza; una lite; un posto di lavoro; una malattia; una famiglia; una poesia ecc. Potremmo andare avanti citando centinaia e centinaia di fenomeni, apparentemente diversi fra loro, per poi renderci conto che si svolgono, tutti, secondo lo stesso ordine/rito che si ripete incessantemente e inderogabilmente in Quattro Fasi Rigorosamente Ordinate che sono: Eccitazione, Espansione, Contrazione e Riposo. Osserviamo il fenomeno uomo: la sua fase di eccitazione corrisponde a tutto il periodo della crescita e lo sviluppo. Pronuncia le prime parole, impara a camminare, impara a leggere e scrivere, impara a stare con gli altri, pratica degli sport, sceglie degli hobby, scopre il sesso e l’innamoramento, scopre i suoi gusti e i suoi talenti; ovvero tutto un percorso eccitante e propositivo che approderà nella fase di espansione. Una volta adulto inizia la sua espansione. Va a vivere da solo aumentando lo spazio fisico da occupare, aumentano i contatti sociali, può mettere su famiglia e avere figli aumentando il volume del suo nucleo, si sposta in una casa più grande, si compra un’automobile più grande, espande la sua attività, aumentano le frequentazioni sociali (colleghi, dipendenti, amici, genitori dei compagni di scuola dei figli, aumentano anche le dimensioni del corpo (si mette su pancetta, si allargano i fianchi, si aumenta un numero alle proprie taglie e alle scarpe) ci si iscrive ad associazioni, si fanno viaggi importanti ecc. ecc. Arrivati alla propria massima espansione, dopo un attimo di plateau, inizierà la fase di contrazione. Nella fase di contrazione si assiste progressivamente ad una sorta di ridimensionamento generale. La famiglia diventa più piccola perché i figli crescono e se ne vanno, si perde qualche amico caro, si perdono i genitori, si desidera uscire sempre meno la sera, diminuisce l’appetito, diminuiscono gli impegni sociali, si riduce l’attività lavorativa o si smette, si preferisce un’automobile più piccola o una casa più piccola e così via progressivamente fino alla fase di riposo in cui il ciclo vitale si è compiuto. Ogni fenomeno elencato precedentemente è inesorabilmente regolato da dette quattro fasi che ognuno volendo può verificare da solo. Anche chi scrive sta obbedendo alle quattro fasi. L’eccitazione di partenza cercando le idee e pensando alle varie parti dell’articolo; l’espansione del corpo e del contenuto; la contrazione della fase conclusiva del lavoro ed il riposo dopo il punto finale. Evidentemente, relativamente al ciclo vitale l’uomo non è diverso da un fiore, una prestazione sessuale o una torta.
Dr.ssa Elisabetta Vellone