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La separazione non è mai la soluzione del problema!
La separazione non è mai la soluzione del problema!
Come informano le statistiche in Italia una coppia su tre, escludendo le coppie di fatto, chiede la separazione, ma le percentuali non sono definitive in quanto si osserva una tendenza all’incremento del fenomeno nel tempo. E’ comprensibile come l’apprendere ciò possa indurre la mente, organo incline alla comprensione e alla conoscenza, a porsi domande sul perché di questa tendenza alla ritrattazione ... e fallimento del progetto matrimonio relativamente ad una scelta così importante della persona compiuta in età adulta ed in piena libertà. E’ vero che grazie al crollo dei valori e lo stato di degrado che si evince dalla maggior parte delle azioni umane e sociali, viviamo in un’atmosfera talmente tossica e pregna di non senso che ostacola la coerenza e sana capacità predittiva, ciò nonostante la perplessità rimane anche perché, nel fenomeno “coppia”, entra in ballo una variante eccellente, la più misteriosa fra i sentimenti umani che si chiama amore. L’amore, da non confondere con l’attrazione fisica in dotazione anche alle bestie, quale vibrazione speciale dell’animo umano consente alla persona di “mettere le ali” e porsi al di sopra di ogni cosa, di ogni ostacolo e ogni barriera. L’amore non muore, non si consuma, non finisce, esso non si arrende, non conosce limiti, non ha paure, timori o incertezze. Tutto ciò è vero e molto gradito all’intelletto equilibrato, ma resta il fatto che le coppie sono sempre più in crisi ed inclini a disfarsi questo allora significa che la sacra unione non è sempre basata sull’Amore reciproco. E’ con questa premessa che siamo costretti ad ipotizzare che, probabilmente, la coppia a rischio non si fonda sull’amore reciproco, ma su altre esigenze nevrotiche delle quali ,nella maggior parte dei casi, gli stessi membri non ne sono consapevoli. Tutto è riconducibile alla storia psico affettiva personale. Chi ha goduto e ricevuto il vero amore sa amare; chi è rimasto assetato di esso, fissatosi in quelle zone dell’inconscio, porta avanti tematiche affettive incompiute che lo costringono a reiterare, nevriticamente, l’azione di recupero nel corso di tutta vita, per altro, senza mai riuscirci. Il partner, nelle circostanze in esame, diviene il rappresentante simbolico della figura di riferimento che a suo tempo generò la fissazione ed il sospeso (disfunzionale) motivo per cui assumerà le veci di esso divenendo attivatore del rituale nevrotico che inevitabilmente produrrà logorio del legame e poi desiderio di rottura dello stesso. Non a caso chi si separa da un partner violento sarà attratto da un altro partner violento; chi si separa da un partner infedele sarà attratto da un altro partner infedele e così via. Ogni soggetto nevrotico tende a scegliere inconsciamente il partner adatto per attivare la sua nevrosi che chiede risoluzione. Detto ciò è forse più facile comprendere che le persone con sospesi affettivi non sono libere di amare in quanto il nucleo nevrotico e disfunzionale prende il sopravvento su qualsiasi altra esigenza affettiva. La separazione non è mai la soluzione del problema, ma solo un’ulteriore sconfitta. E’ opportuno, per la persona o la coppia problematica, affrontare una terapia psicologica in quanto unica modalità per risolvere i sospesi disfunzionali e riappropriarsi finalmente della libertà interiore di amare.
Dr.ssa Elisabetta Vellone