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I rapporti interpersonali: un’incombente fatica quotidiana
Il suddetto degradante fenomeno è talmente diffuso al punto da ritenere la conflittualità una modalità relazionale ormai normale ed inevitabile. Tanto per fare qualche esempio potremmo citare i sempre più difficili rapporti di coppia, i rapporti fra giovani/adulti e quelli fra genitori/figli, o ai rapporti dei condomini di uno stabile, o quelli all’intero della scuola fra colleghi, ai rapporti fra compagni di scuola, ai rapporti tra colleghi d’ufficio, ma anche ai rapporti fra cittadini e istituzioni, i rapporti fra schieramenti politici fino a comprendere i rapporti fra Stati e cosi via. Lo scambio sano e civile finalizzato a comunicare, collaborare, confrontarsi e migliorarsi sembra diventato impossibile ed è lecito interrogarsi circa le cause di tanta “alta tensione” fra gli uomini.
L’uomo diventa sempre più ostile nei confronti dei propri simili, perché vittima di un fenomeno di blocco della comunicazione che si va sempre più consolidando producendo allontanamento interpersonale indistinto e sentimenti di conflittualità oltre a reciproco senso di estraneità con facile epilogo nella diffidenza. Nei sacri rapporti umani il primo passo strategico è rappresentato dalla conoscenza e la comprensione dell’altro; affinché ciò sia possibile occorre promuovere l’esplorazione ed il confronto reciproco ovvero onorare il “diritto alla parola” ed il “diritto di ascolto”. La tendenza che si osserva è: parlare, parlare, parlare …, ma non c’è più nessuno che sappia ascoltare. Detta incapacità è fra le prime cause responsabile dell’alta tensione che caratterizza i rapporti umani e spesso dei drammi che ne conseguono. Ascoltare con rispetto ed attenzione , quale prova di civiltà, non è facile anzi è impegnativo e faticoso, ma come tutte le cose impegnative e faticose consentono il premio dei grandi risultati; ascoltare permette al soggetto di vedere le stesse cose da ulteriori punti di vista, di conoscere l’altro e le sue bellezze, oltre a favorire la propria apertura mentale, la vera crescita quale autentica senza pari alla dignità di persona. Nella formula considerata, apparentemente semplice e timida, potrebbe essere contenuto l’antidoto per tanti rapporti umani bloccati e patologici.
Dr.ssa Elisabetta Vellone