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Come è possibile che una persona normale all’improvviso dia fuori di testa?
Sempre più spesso udiamo persone esclamare con tono perplesso: ma come è possibile che una persona normale all’improvviso dia fuori di testa? Ma come è possibile! Sembrava un soggetto tranquillo, una persona come tante.
E’ proprio su questo luogo comune: “una persona tranquilla, una come tante” che ci preme sollecitare la riflessione del lettore.
Le persone tranquille, a parte le poche perle rare che non fanno tendenza, non esistono più. L’uomo medio è rappresentato da un essere scontento e scontroso, spesso ostile, sempre insoddisfatto, diffidente e molto ansioso. Raramente l’uomo dei nostri tempi risulta sereno, allegro, ottimista e spensierato; da questi distinguiamo la categoria dei nevrotici: gli ossessionati dal potere, dalla ricchezza, dal sesso, dall’invidia e dalla gelosia ai quali vanno aggiunti i patologici: i violenti, i maniaci, i seriali, i depravati, gli spietati.
Tutti ci interroghiamo a tale proposito non fosse altro per il clima di trepidazione e di paura che non risparmia nessuno. In termini sociali molto si è parlato, e si parla, di mal costume, di assenza di sana opera educativa pensando ai giovani, si parla del crollo dei valori portanti da cui le cattive gestioni familiari, i cattivi esempi, la cattiva politica e fin qui siamo tutti d’accordo, ma resta il fatto che detto effetto franante multiforme è, comunque, opera dell’uomo e quindi di questi è qualunque tipo di responsabilità. Cosa è successo alla creatura umana ormai afflitta da un imbruttimento regressivo preoccupante? Che fine ha fatto la sua nobiltà spirituale.
Per amore di scienza e di conoscenza, non a caso, in altre pagine di questo nostro spazio, abbiamo tediato il lettore con ben 6 articoli relativi al tema: “evoluzione e dinamica della psiche” e proprio nel sesto, ed ultimo di essi, vengono evidenziate le correlazioni fra trauma emotivo (carenza affettiva) e predisposizione alla patologia.
IL male, la sofferenza ed il dolore umano non piovono dal cielo, ma sono la conseguenza inevitabile di un fare sciagurato ed irresponsabile che depriva l’essere di quel bisogno primario coniato nel termine: Bisogno d’Amore.
Dr.ssa Elisabetta Vellone