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A proposito di: diritti dei bambini di avere rapporti sessuali
Certo che ce ne vuole di coraggio a proporre la legalizzazione dei rapporti sessuali con i minori incesto compreso. Ma questa gente, che sembrerebbe ragionare più con l’apparato genitale che con il cervello ed il cuore, si rendono conto di quello che dicono?
E’ vero che viviamo un’epoca di galoppante presunzione ed ignoranza dove tutti pensano di sapere tutto, ma almeno per quanto concerne la sacralità della vita e della persona, dei suoi bisogni primari, dell’equilibrio mentale e lo stato di vero benessere, bisognerebbe avere l’umiltà di tacere quando non si sa ciò che si blatera pericolosamente.
Ci piacerebbe chiedere uno ad uno ai tanti profanatori della vita e della dignità della persona, in questo caso persona del bambino, cosa ne sanno di leggi dello sviluppo; tappe evolutive; leggi della vita; dinamiche psicologiche; danni da deprivazione affettiva; danni da violenze protratte e coatte; deviazioni mentali e deviazioni sessuali. Cosa ne sanno di differenza fra condizione di maturità psicofisica ed immaturità o degli effetti a breve e lungo termine dei traumi psichici.
A nessun contadino analfabeta di un’epoca non lontana sarebbe mai passato per la testa di far trainare l’aratro da un vitellino ne, tantomeno, di raccogliere l’uva tre giorni dopo aver deposto la vite nel terreno; il contadino nella sua magna ignoranza conosceva perfettamente le leggi della crescita e delle cure specifiche necessarie a promuovere e consentire il raggiungimento dello stato di maturità di ogni sua creatura.
Poi l’uomo si è evoluto (?), la scuola è divenuta un dovere anche se la cultura è facoltativa, e lo stato di analfabetismo è scomparso al punto che i più si atteggiano a grandi sapienti attingendo nel grande pozzo della “rete” accessibile a tutti, ma in pochi si rendono conto che la rete è come i bagni pubblici tutti ci entrano per lasciare il peggio di se.
Ora tale uomo moderno, e ancor più se ha un briciolo di potere, istruito ed alfabetizzato ha deciso di riscrivere le leggi della vita, della natura, le leggi dell’età evolutiva e quelle del bene e del male; ha deciso, senza aver mai compreso seriamente il senso dei valori portanti, di elencarne dei nuovi falsi e svilenti e pur avendo perduto quasi totalmente la coscienza civica si arroga il diritto di proporre pratiche e modalità per il bene sociale.
Tutti individui che, nascosti dietro il proprio dito, non hanno il coraggio ed il buon senso di ammettere che hanno dei problemi e che dovrebbero farsi curare invece di tentare, come facevano gli Untori, di contaminare l’intera società.
Dr.ssa Elisabetta Vellone