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Umano: questo essere incomprensibile
Tutti sappiamo,pensando alla nostra specie, che l’uomo è un mammifero a stazione eretta, dotato di uno straordinario sviluppo del cervello, che gode di facoltà psichiche e intelligenza, dotato dell’uso del linguaggio simbolico articolato, capace di dar luogo, trasmettere e modificare una cultura.
Ma tutto ciò che la persona “ è “ va tassativamente distinto da ciò che essa “fa”, ovvero dalle azioni che compie. Tuttavia detta distinzione risulta abbastanza inusuale visto che tendiamo a descrivere le persone sulla base delle cose che fanno cioè in base ai loro comportamenti. Per tali motivi ci sentiamo da sempre autorizzati a confinare i cattivi, definendoli mostri, bestie e disumani, fuori dai confini umani qualora commettano, ai nostri occhi, orrendi delitti.
Si tratta certo di una reazione difensiva umanamente comprensibile, ma illogica e irrealistica in quanto qualunque cosa l’uomo faccia o commetta, è, e rimane un essere umano, uguale identico a tutti gli altri differente solo per il suo modo di pensare e di agire che ovviamente potrà essere condannato, considerato sbagliato, scorretto, pazzesco o vergognoso. Ciò nonostante l’essere umano rimane un essere umano e quello che fa sono solo le sue azioni, poiché l’”essere” e il “fare” non sono dimensioni sovrapponibili.
Ci può risultare difficile ammetterlo, ma condividiamo la stessa umanità con i geni del bene e quelli del male; siamo fatti della stessa pasta e tutto quello che può fare un individuo, teoricamente, lo possono fare anche tutti gli altri; la differenza non è da ricercare nell’essere, ma semplicemente nel fare la dove questi corrisponde ad una scelta personale, ad un atto di volontà, un intento e ad obiettivi impliciti o espliciti elaborati autonomamente.
Quanto detto porta ad un’unica conclusione e cioè che la differenza fra gli esseri umani è da ricercare nella dimensione del “fare” la quale a sua volta dipende direttamente dall’ educazione, ricevuta oppure no, e dalla linfa vitale disponibile e presente nel suo ambiente nella fase di formazione, ovvero il dono dell’amore gratuito.
Le creature umane amate in maniera gratuita crescono forti, sane e coraggiose, ma soprattutto capaci di perpetuare il dono dell’amore il quale, nonostante tutte le menti in sofferenza, è ancora in grado, da solo,di onorare il dono della vita e salvare il bel mondo degli esseri umani.
Dr.ssa Elisabetta Vellone