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Disoccupazione: cause e concause
Certamente, dietro le quinte della misera realtà sociale che descrive i nostri tempi, si annidano cause e concause responsabili del malessere e della crisi multistrato in atto. Sarebbe presuntuoso da parte nostra pensare di individuarle ed elencarle in un ordine consequenziale. E’ lecito, però, pensare ad una fitta rete di azioni, interventi e decisioni dettate da incapacità, superficialità, egoismo e mal’intenti, reiterate in zona Regia, quale porzione significativa nell’attivare cause e concause negative.
In queste pagine, nate da un sano impulso a difendere, sottolineare e diffondere la cultura, di quella che può essere definita l’azione umana più nobile e meglio rispondente ai principi del buon vivere qual è il Lavoro, è difficile trattenere l’amarezza e non mortificare la propria intelligenza.
Molto è stato scritto a proposito del ruolo giuocato dal Lavoro nella vita del singolo e della comunità ed è in forza di ciò che ribadiamo: l’uomo senza lavoro è come una farfalla senza le ali; la mancanza di lavoro rende l’essere umano handicappato, frustrato, impotente ed a rischio di crisi di identità.
Da quanto evince ogni giorno, nel tessuto sociale, si è costretti a dedurre che nelle zone di Regia del nostro paese, da troppo tempo, il valore della persona, la qualità della sua vita ed il nobilecompito di perpetuazione dei valori, della cultura e della vita stessa, non sembrano essere presi adeguatamente in considerazione; raramente i criteri del buono e del giusto vengono contemplati.
L’essere umano, come carne da macello, viene spesso usato nel modo in cui rende più e poi accatastato negli archivi mentali del materiale non riciclabile e dimenticato. E, intanto, assistiamo al degrado di massa in una atmosfera sempre più violenta: aumentano gli scandali finanziari, le truffe e raggiri (piramidi finanziarie con rendite da capogiro; truffe sui conti online; clonazione di carte di credito) aumentano maghi e fattucchiere che risolvono ogni problema di lavoro e denaro, aumentano i delitti in famiglia (ogni mese 10 omicidi nelle quattro mura nell’ultimo anno); vecchietti abbandonati e derubati; bambini abusati, dimenticati, male accuditi, mal educati, aumentano i furti e le appropriazioni indebite.
Il mondo del lavoro è penosamente dissacrato. Come più volte sottolineato gli stenti, la precarietà, la disoccupazione, il futuro nebuloso, la negazione dei diritti fondamentali della persona con l’aggravante delle implicazioni psicologiche, possono innescare nella mente processi negativi forgiati da rabbia e disperazione che fanno regredire la mente a stadi di sviluppo primitivo inducendo le persone a comportarsi come animali.
Abbiamo accennato al fenomeno di cause e concause quale fitta rete di connessioni che vanno a determinare effetti e conseguenze, ovvero tutto ciò che nella realtà dei fatti evince nella penosa realtà quotidiana che ormai tutti conosciamo. In forza di quanto esposto e supposto, è ipotizzabile che fra le cause e concause alla base della depressione sociale, del malessere generale e del degrado morale che impervia ci sia, tra le altre cose, proprio la disoccupazione, la precarietà e l’incertezza del futuro che avanzano in sella al fantasma della povertà.
E intanto, a conferma di una probabile sindrome schizofrenica generale, mentre vengono ridotte all’osso le risorse economiche della famiglia media, notizie relative milioni e milioni di euro, malignamente e impropriamente convogliati nelle tasche di pochi orchi insaziabili, continuano ad aleggiare disinvolte nell’etere di fronte ad una strana indifferenza generale come se l’uomo stesse perdendo gradualmente la capacità di reagire e difendersi.
Dr.ssa Elisabetta Vellone