personale giorno mentale propri fenomeno lavoro scuola proprio stato genitore mondo esperienza prima cookie nella figli tutti Lavoro nostra altri nostro molto quando crisi giovani psiche parte incontro essere società sociale senso delle tempo anche propria dello mente famiglia persone condizione grande soprattutto persona possibile bambini capacità umano umana sempre
Ma cosa stiamo insegnando ai nostri ragazzi?
Se l’uomo contemporaneo fosse un essere responsabile si dovrebbe istituire una giornata mondiale della vergogna e trascorrerla obbligatoriamente, da soli, davanti ad uno specchio guardandosi in faccia.
Troppi nostri giovani ragazzi e ragazzini sono deviati e devianti; la microcriminalità si espande silenziosamente, la erotizzazione precoce è una piaga sociale, la pressante adultizzazione coatta e viziosa sembra passare in’osservata, l’uso minorile di alcool e droghe, altra piaga in espansione, alberga nelle anse fra negazione e l’impotenza degli adulti.
Troppi giovanissimi già invecchiati nei fragili corpi lacerati, violentati ed usati a causa di una società adulta posseduta dalla materialità.
La moderna società: globalizzata, aperta, spigliata, emancipata e civilizzata ristagna, in realtà, in uno stato di ignoranza e di grettezza vergognosi incapace di rispetto, di sensibilità e di buonsenso. I figli partoriti e buttati allo sbaraglio privi di guida, di protezione, di educazione, di punti di riferimento sani: privi di amore; derubati della loro infanzia, della spensieratezza, dell’allegria spesso svuotati dai vari Dracula prima ancora di diventare adulti.
Come può, questo uomo moderno affetto patologicamente da incapacità multipla e cronica, recuperare la coscienza ed impegnarsi a rovesciare questa sindrome autolesionista ed autodistruttiva imperante?
Dr.ssa Elisabetta Vellone