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la mente dominata dalla paura
Fra le cause del disagio psicologico che caratterizza la persona dei nostri tempi un posto di primo piano è indubbiamente quello giocato dalla paura. E’ doveroso precisare a tale proposito che in realtà, quella che generalmente viene definita paura, altro non è che ansia generalizzata.
Lo stato di paura è un sentimento sano, naturale ed auspicabile, poiché consente al soggetto minacciato da un pericolo reale di porsi in stato di allerta e di difesa; l’ansia, pur presentandosi con caratteristiche identiche a quelle della paura, è una nevrosi sempre attiva poiché generata da un pericolo immaginato e mai reale.
Tra le forme più popolari di detta “paura”che d’ora in poi chiameremo più propriamente ansia abbiamo:
- Ansia da prestazione; il soggetto ogni volta che si trova nella condizione di dover dare prova di se, convinto di non essere all’altezza, entra in uno stato di agitazione che lo confonde e gli impedisce di compiere anche le azioni più scontate. Tale disagio può disturbare, fino a comprometterli, diversi ambiti del comportamento quali ad esempio: le relazioni col prossimo; le prestazioni sessuali; le prestazioni sportive; quelle intellettive; quelle affettive ed altre. La persona ansiosa a causa di ciò è portata a mettere in atto comportamenti evitanti al fine di risparmiarsi il presunto giudizio negativo degli altri, ma anche il suo stesso con gravi conseguenze sul proprio umore generale e la propria evoluzione.
- Non da meno sono altre dinamiche ansiose quali tra le quali: ansia dell’io e ansia del disagio soventi causa di fobie, attacchi di panico, ossessioni, manie, pregiudizi ed altre.
Per ansia dell’Io si intende tutto ciò che nevroticamente minaccia l’immagine di se, strettamente correlata e condizionata dall’accettazione e all’approvazione da parte degli altri considerati elementi propedeutici per l’auto approvazione ed il riconoscimento del valore personale.
Per ansia del disagio si intendono tutte quelle presunte situazioni dove il soggetto si immagina di soffrire, di star male e non riuscire sopportarne il disagio. Il timore di diventare poveri, di perdere il sostegno di una persona morbosamente ritenuta indispensabile, il timore di invecchiare o quello di perdere fama, potere e comando ed altre simili.
Un fenomeno classico dei nostri tempi che conferma quanto finora sostenuto è quello della serialità degli individui e dei loro comportamenti: ci si emula gli uni con gli altri rendendo ogni ambito della vita seriale. Tutti fanno le stesse cose, tutti si vestono e si acconciano allo stesso modo, tutti dichiarano gli stessi bisogni, le stesse paure, tutti lamentano il diritto alle stesse trasgressioni, tutti con gli stessi vizi.
Questa è ansia. L’essere umano sempre più raramente è in grado di distinguersi, differenziarsi ed affermarsi facendo onore a se stesso ed alla sua unicità.
Dr.ssa Elisabetta Vellone