lavoro quando esperienza propri persone giovani mente soprattutto proprio crisi società incontro sociale nella parte delle figli persona bambini nostro condizione famiglia tutti genitore grande possibile cookie scuola mondo altri personale psiche sempre essere umana senso nostra mentale umano capacità giorno fenomeno Lavoro dello molto anche stato prima propria tempo
Una donna disadattata
Una giovane donna alla fine di un’ennesima giornata pesante, dispersiva e inconcludente si adagia sul divano per stare un po’ con se stessa ed i suoi pensieri più intimi. Non ha appetito, non ha sonno e ha spento il suo cellulare. Nella giornata di ieri è venuta a conoscenza che
l’uomo integerrimo, col quale è fidanzata da oltre cinque anni, si concede di tanto in tanto la libertà di orgette viziose e festini notturni definendoli “i doverosi e pesanti turni di notte”.
I suoi occhi rivolti al soffitto guardano nel vuoto, ma poco dopo le palpebre lentamente si socchiudono mentre un dialogo mentale spontaneo era partito nella sua mente.
Figlio mio, vorrei tanto darti quella vita che sento tu desideri da me, ma per farlo bisogna essere in due e io non voglio più che quel debosciato che tanto ho amato diventi il tuo papà. Non me la sento di farti nascere in questo mondo in “amministrazione controllata” dove i ladri rubano ai ladri e poi si accusano a vicenda e dove gli adulti sono eterni immaturi, viziati, incapaci e arroganti.
Figlio mio, le finanze sono quello che sono, perché la piovra che ispira il sistema sociale ha divorato tutto e io appartengo alla fascia dei poveri moderni; dandoti la vita dovrei presto affidarti a un nido per poter lavorare, ma lì rischi di mangiare cibi tossici e di essere maltrattato se non abusato; dovrei poi mandarti all’asilo e a scuola, ma rischi di incontrare pedofili o altri soggetti violenti e malsani; dovrei mandarti alle scuole superiori e a fare dello sport, ma rischi di incontrare i malvagi reclutatori di anime che ti iniziano alla droga, al sesso malato, alla tentazione del “denaro facile”e della falsa libertà.
Figlio mio, questo non è più un mondo per bambini e l’amministrazione controllata non si occupa di questo aspetto poiché non è più capace di farlo, ma anzi silenzio/assenso; i bambini sono ormai considerati come delle up che la gente può scaricarsi per aumentare i servizi a sua disposizione.
Figlio mio, la tua potenziale mamma che non è una vigliacca, ma una donna forte che sa guardare oltre il “qui ed ora” per amor tuo dice di no, niente bambini per darli in pasto ai lupi; ciao ci abbracceremo quando tornerò a Casa.
Dott.ssa Elisabetta Vellone