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Il polmone nero dell’umanità
Questa società sta deragliando sia nelle cosi dette “alte sfere” , sia in quelle definite basse, poiché in termini di miseria interiore non vi è alcuna differenza fra le fasce sociali.
Il dio denaro e suo figlio il potere, osannati già in tenera età, hanno svuotato l’uomo di ogni vera ricchezza e di ogni sua sacra risorsa per poi farcirlo di illusioni ed ignoranza. Così quell’animale chiamato uomo, cammina nella sua vita come un drone manovrato; inutile, minaccioso e assente, in’espressivo, non pensa, non ha coscienza, non ha direzione, non dimostra alcuna umanità, fotografa se stesso continuamente e si ubriaca nella “rete” convinto di esistere in essa. Gli spazi sociali sia quelli in luoghi chiusi entro onorabili mura, affreschi e colonne, sia quelli all’aperto sono divenuti discariche abusive occulte sature delle brutture, degli illeciti, degli abusi di potere e del prodotto della squallida omertà di tutti quelli che vigliaccamente coprono, non si espongono tradendo e ingannando se stessi, la vita e l’intero sistema.
Il male c’è, sta assediando l’uomo il quale quanto più gode di potere sociale tanto più è disfattista e nefasto . Il male trabocca da ogni viscere dell’esistente. La natura è stuprata e abusata, l’atmosfera idem, la vita del singolo è ridotta ad un lancio nel vuoto ogni giorno. Alla faccia di chi dedica tutto se stesso agli studi per allungare la vita, per curare e prevenire malattie il povero “drone” sta manifestando con triste indifferenza il recupero della morte precoce entro il mezzo secolo dalla nascita. Per Infarti, suicidi, eccessi vari, disagi mentali non solo giovanili oltre alla morte violenta ogni giorno chi è il manovratore di tanto sfacelo? Chi è il polmone nero di questa umanità?
Onestamente dobbiamo ammettere che siamo noi stessi. Uccisa la dignità e il sacro senso dell’onore personale abbiamo iniziato a servire il polmone nero esercitando a testa bassa: egoismo, orgoglio, violenza, sopraffazione, indifferenza, prevaricazione, sfruttamento, abusi, soprusi, cinismo.
Abbiamo smesso di amarci e di amare la vita; la vita smetterà di amare noi.
Dott.ssa elisabetta Vellone