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Un tormentone attualissimo: Ma cosa si può fare?
Un po’ per la professione che svolgiamo e un po’ a causa della condizione di persona adulta normalmente integrata nel sistema sociale ci viene spesso chiesto, ma cosa si dovrebbe fare per recuperare un po’ di pace, di tranquillità, di umanità e di civiltà in questo mondo alla deriva?
Sarebbe davvero bello pensare di poter rispondere a tale gravoso interrogativo come si fa con una ricetta per i biscotti, però siamo esseri pensanti e nessuno impedisce di provarci. Provare a cercare con onestà ed umiltà da dove nasce tanto caos psico-emotivo e quindi sociale, tanto disagio e tanta malvagità. Molti sostengono che bisogna ripartire dai bambini educandoli in un altro modo, vero, verissimo! Ma ripartire dai bambini equivale a ripartire dagli adulti ai quali i bambini indiscutibilmente si rifanno. Sono gli adulti ad aver bisogno di essere resettati, rieducati e ri- civilizzati.
E’ noto come resettare in italiano sta per azzerare, quindi azzerare i nuclei cognitivi e le operazioni mentali non funzionali al bene comune e a quello individuale; che rieducare sta per stimolare le risorse intrinseche alla persona eliminando i difetti di un pregresso indottrinamento fallimentare ed infine che ri- civilizzare sta per riattivare nella coscienza gli aspetti materiali, sociali e spirituali che descrivono, identificano ed onorano un popolo nel suo tempo e nel suo spazio.
Detto ciò dovremmo scrivere FINE, poiché la fonte autorevole deputata a detta maxi operazione di bonifica dell’uomo e dell’intero sistema sociale probabilmente è la stessa che ha permesso e promosso il processo di degrado a causa di un perverso interesse epidemico. Però, poiché ogni problema ha la sua soluzione, anche in questa bolgia infernale si può pretendere una soluzione. Immaginiamo tutta una serie di leggi dello Stato ispirate ai valori veri della vita che vanno tessere a sua volta una grande rete di interventi di rieducazione, con carattere di obbligatorietà, generanti a loro volta tutta una serie di modalità comportamentali e relazionali che pongono al centro dell’attenzione il valore della persona e il valore della vita. Diamo a Cesare quel che è di Cerare! In altre parole restituiamo all’uomo ciò che gli è proprio e di cui oggi ha veramente bisogno : pane, amore e fantasia tutto il resto è solo illusione e paranoia.
Dott.ssa Elisabetta Vellone