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La Depravazione Cognitiva
Se il nostro “Bel Mondo” si sta sgretolando e le sue macerie spingono l’individuo sempre più verso il basso un motivo, una spiegazione o una logica perversa di base ci deve pur essere.
Si dice che la vita è così, il mondo è impazzito, che i tempi cambiano e non ci si può fare nulla. Non è vero, queste sono solo frasi fatte e putrefatte ripetute in automatico all’angolo del bar sotto casa, poiché la dove c’è un problema c’è sempre una soluzione, ma occorre crederci, volerla e poi cercarla con intelligente energia.
Non il mondo che ci ospita, ma la nostra società è gravemente malata; ricordando che questa è formata da esseri umani e quindi sono questi ad essere gravemente malati.
Le patologie di tendenza, psicologiche e comportamentali, in questa epoca storica sono a dir poco una quantità enorme, ma sarebbe assurdo pensare di considerarle tutte in questa sede dove invece intendiamo zummare sulla “madre del lievito” ,come dice il fornaio, poiché è da questa che si genera poi la malefica prole.
La patologia più grave dalla quale è affetto l’uomo dei nostri tempi è La Corruzione.
La corruzione è una patologia che può essere definita un’ entità disgregante, dei sacri nuclei mentali, malevola, solida e possente capace di affondare velocemente radici profonde nella psiche e nell’animo umano, tendente quindi ad assume carattere di cancrena intima che affligge il cuore e lo spirito dell’individuo. Essa sposa presto un allucinato senso di gelido potere destinato a generare nella mente interessata una vera e propria catastrofe affettivo/emotiva.
I soggetti contaminati da corruzione perdono la capacità di AMARE in senso lato, perdono i valori etici, dimostrano una decadenza dei costumi e totale perdita dell’empatia, perdono la compassione e l’altruismo, la solidarietà, il rispetto di chiunque e di se stessi vivono affamati di forti emozioni violente e malvagie da cui il dilagante e ben noto fenomeno della depravazione e conseguente deviazione da principi sani e naturali.
Il corrotto sperimenta il male come un piacere e di fronte alla viziosità acquisita sperimenta il male per abitudine.
Ovviamente non è la totalità sociale ad essere corrotta, benché sottolineiamo una alta percentuale a rischio a causa della corruttela la quale non è da intendersi come la corruzione fenomeno insediato e profondo, ma come una ventilata tendenza, figlia della corruzione, più superficiale e più estesa che non esclude però la condizione di alto rischio di degenerazione in corruzione vera e propria.
A causa di questo devastante fenomeno sociale ogni individuo, che per legge di sopravvivenza è portato ad adattarsi al mondo che lo circonda, subisce una sorta di depravazione cognitiva che offende la propria dignità e la Vita stessa.
Dott.ssa Elisabetta Vellone