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la famiglia nelle sabbie mobili
Nella mia esperienza professionale, ormai quasi trentennale, ho avuto il privilegio e l’opportunità di occuparmi del disagio psicologico di molte persone divenendo
depositaria di molte intime verità in merito alla sofferenza umana.
Detta opportunità mi ha molto arricchita professionalmente permettendomi di esplorare in maniera sempre più disinvolta le cause e le dinamiche psicologiche responsabili dei problemi della persona.
Per rimanere in linea con lo spirito del tema trattato in questa sede, potrei sintetizzare affermando che i disagi della persona sono, nella maggioranza dei casi, disagi generati da dinamiche familiari disfunzionali e poco adeguate a promuovere il benessere della persona e l’equilibrio emotivo.
I nostri giovanissimi, sollecitati a crescere in fretta per poi rimanere immaturi, risultano spesso viziati, arrabbiati e molto ansiosi;
molti giovani genitori appaiono confusi, disorientati, stressati e poco centrati nel loro ruolo genitoriale
E con questa premessa sposto l’attenzione sulla famiglia.
In qualche modo tutti sappiamo che l’istituto famiglia è in crisi e che non riesce ad assolvere pienamente alla sua nobile funzione di cellula base e nucleo vitale della società, e non sempre è una culla calda e sicura per la prole.
L’Istituto famiglia è malato, ha perso identità, carattere, autorevolezza, buonsenso e saggezza.
Usando termini medici potremmo dire che la famiglia attuale ha un sistema immunitario in panne e no in grado di autoripararsi; risulta affetta da varie patologie dovute ad agenti patogeni esterni ed interni ad essa.
Nella categoria agenti esterni possiamo considerare tutte quelle pressioni sociali che si concretizzano in una tendenza generale alla dissacrazione di tutto (in senso lato) dando luogo a quegli epifenomeni ormai noti quali: l’individualismo, smodata libertà, l’affannoso apparire, la spregiudicatezza, la rivalità, l’arricchimento facile;
In quella degli agenti interni possiamo pensare a tutti quei neocorpuscoli malvagi generati dalla grettezza della stessa persona quali: assenza di fede, egoismo, invidia, amoralità, l’assenza di coscienza sociale, perdita di dignità, e mancanza di sano amor proprio.
Il crollo dei valori cui assistiamo, avallato da una cultura materialista e spietata ha spodestato la famiglia lasciando i ruoli dei suoi membri svuotati del loro senso e della loro forza.
Troppo spesso ci troviamo di fronte ad un grave sintomo qual è quello dei coniugi che hanno smesso di amarsi e non si impegnano più di tanto nelle relazioni di coppia; che i genitori hanno smesso di amare i propri figli; che i figli hanno smesso di amare i propri genitori
questo è un fenomeno grave e penoso dal punto di vista psicologico poiché destinato a generare ulteriori disagi mentali e sofferenza.
Secondo il modesto parere di chi scrive
tutto quanto detto è riducibile ad un unico concetto: che la famiglia è in crisi perché l’uomo sta perdendo la capacità di amare.
E’ la famiglia il luogo in cui si concretizza ( o si dovrebbe concretizzare) l’espressione più alta dell’amore gratuito e dei nobili sentimenti umani;
è in seno ad essa che operando con buon senso e buon intento indirettamente si opera per il bene dei figli, il bene comune e quello dell’intera società.
Se la delegazione Famiglia smette la sua sacra missione la crisi potrebbe assumere dimensioni incontrollabili.
Dal punto di vista dal quale ci poniamo è quasi obbligato dedurre che per restituire valore e dignità alla famiglia l’uomo deve recuperare la capacità di amare nella sua accezione più ampia,
la quale è molto ben coniata nei valori portanti tra cui la famiglia.
Probabilmente, la nostra epoca è uno dei periodi più difficili dal un punto di vista “salute mentale”:
mancano icredo, manca la fede, mancano i valori veri e gli ideali.
Le persone sono afflitte da molti problemi o falsi problemi, molti disagi emotivi e comportamenti deplorevoli ed il generale malessere che ne scaturisce è un alto prezzo che paghiamo tutti.
Personalmente ritengo, pensando ad una terapia, che: autorità, educatori, formatori, genitori, leader ed ogni persona autorevole è chiamata a contribuire ad una urgente azione di recupero del valore famiglia e con essa del valore della persona e della stessa vita
magari partendo anche dai gradini più bassi poiché sono quelli accessibili a tutti
come potrebbe essere: il dare il buon esempio, agire con buon senso e buon intento.
Poiché ogni persona può essere allievo e maestro allo stesso tempo.
Dott.ssa Elisabetta Vellone