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Evoluzione e dinamica della psiche 2^ ed 5^ parte
Evoluzione e dinamica della psiche 2^ ed
5^ parte
Nonostante la nostra condizione di così detta società evoluta, civilizzata e moderna, persiste, in alta percentuale, la convinzione che i “bambini piccoli non capiscono” e che non è molto importante, per gli stessi almeno nei primi anni di vita, ciò che accade nel loro ambiente affettivo. Vedremo invece come, proprio l’esperienza primaria, si vada ad organizzare come matrice determinante nel complesso universo psicologico individuale.
Il presente lavoro è frutto della trascrizione di una conferenza sul tema:”Evoluzione e dinamica della psiche” tenuta dalla sottoscritta per genitori di alunni della scuola dell’infanzia e scuola primaria.
Ego inteso come ulteriore definizione dell’Io nella sua funzione di “mediatore” fra gli impulsi provenienti dall’Inconscio e le esigenze dettate dal rapporto con la realtà esterna (adattamento). E’ sempre in questa fase che il ragazzo/a impara a superare gli ostacoli, a conciliare le proprie esigenze con quelle degli altri, a superare le difficoltà, impara a strutturare le difese idonee e sopportare le frustrazioni. I “no” dettati dal buonsenso del genitore sono una manna per la salute mentale
L’Io diventa più forte e in grado di lottare contro le pulsioni istintuali e a gestire le minacce provenienti dalla realtà esterna grazie ai meccanismi di difesa sviluppati; Il bambino viziato è una creatura alla quale è stato negato sviluppare i meccanismi di difesa. In pratica è in questa fase di latenza che si sviluppa l’attività intellettiva intesa come capacità astrattiva operante sulla base di rielaborazioni e rappresentazioni.
Di qui, poi, la nascita dei Concetti e in seguito dei Giudizi che sono la formulazione dei Valori.
Parallelamente allo sviluppo dell’Io si realizza anche lo sviluppo del SuperIo grazie all’assunzione delle regole, delle proibizioni e delle norme imposte non solo dalle figure parentali, ma anche da altri validatori autorevoli (adulti significativi). E’ grazie a questo processo che il ragazzo/a diventa sempre più in grado di governarsi, di autogestirsi, di assumersi responsabilità, di scegliere ed anche di scendere a compromessi per mantenere in equilibrio un Io sempre in continuo sforzo di adattamento ad una realtà, per altro, spesso mutevole e contraddittoria.
Verso gli 11/12 anni subentra la fase della pubertà definita anche: fase di passaggio dalla fanciullezza alla maturità. La pubertà è il periodo in cui si realizzano le grandi trasformazioni psico/fisiche legate ad altrettanto complesse azioni ormonali dando luogo alla comparsa dei caratteri sessuali secondari nonché la maturazione della prima cellula germinale maschile ed il primo ovulo femminile ovvero la capacità generativa.
Alla fase puberale farà seguito l’adolescenza periodo caratterizzato dalla prevalenza di fenomeni psicologici; essa si conclude intorno ai 18 anni approdando nell’età adulta anche se, di fatto, oggi si nota come sempre più spesso essa si protrae anche fino 30 anni. Ed è proprio nell’alta adolescenza e nell’età adulta che “i nodi vengono al pettine” nel senso che la qualità della vita di un essere umano dipenderà molto, anzi moltissimo, dallo stile educativo e dalla qualità dell’affettività che avrà caratterizzato la sua infanzia, la sua fanciullezza, la sua adolescenza.
Dr.ssa Elisabetta Vellone
Seguirà: la radice psicologica dei disturbi mentali