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Il declino dell’essere umano è direttamente proporzionale alla crisi della comunicazione
Il cervello umano sul piano dell’intelletto è paragonabile ad una speciale palestra cognitivo,emotiva al servizio della sana crescita e sviluppo psicologico. L’attività della mente
(affettività, pensiero, conoscenza, emozioni, cognizioni, immaginazione, astrazione, creatività ed altre) danno luogo allo sviluppo e l’espansione mentale capace di trasformare un “nano in un gigante”. Crescere è il senso della vita, ma pur essendo un potenziale naturale in dotazione gratuita all’essere necessita di un percorso formativo e l’ausilio di ingredienti significativi adeguati e coerenti.
La comunicazione è il “traghettatore” per eccellenza della linfa necessaria ad attivare detto processo di sviluppo; tramite la stessa si attiva il tipo di relazione col prossimo e con l’intero mondo esterno. E’ proprio attraverso il denso transito di infiniti messaggi o scambi che si definisce la relazione “Io Te / Io Mondo esterno”.
In famiglia i genitori detengono il potere, grazie al ruolo di primi e fondamentali della comunicazione con la prole, di determinarne il tipo di espansione mentale, di sviluppo e di crescita. L’ingrediente in primis di una sana relazione e relativa comunicazione positiva sono l’amorevolezza gratuita che converge ogni attimo relazionale formativo in direzione del vero bene del figlio. L’assenza di comunicazione è grave sintomo di cattiva relazione, di allontanamento e separazione tra gli esseri che contiene un messaggio severo e pericoloso sintetizzabile in “tu non mi interessi, tu non ci sei in me”.
Papa Francesco scrive su Famiglia cristiana del 19/04/20: quando siete a tavola parlate? O mangiate in silenzio ognuno con il suo telefonino in mano?
Sua Santità ha messo energicamente il dito su una preoccupante piaga dei nostri tempi, il cellulare e la rete. Un luogo virtuale ,che non esiste, capace di spegnere ogni raggio di luce nella vita umana, raggi che brillano essenzialmente nelle relazioni vis-à-vis quali gli sguardi, la modulazione della voce e della parola, l’empatia che si stabilisce nello scambio, i sorrisi che fanno brillare gli occhi e l’intero volto, le frequenze emotive e degli intenti di due o più esseri che si avvicinano e si donano reciprocamente e spontaneamente.
Non si vogliono certo mettere in discussione i preziosi vantaggi del web, ma è opportuno mettere sotto accusa il cattivo uso di massa che ormai se ne fa a scapito soprattutto dei bambini e dei giovani, nonché della persona adulta e dei rapporti umani in generale. Consentiamoci una metafora: “Le fettuccine al cinghiale sono una leccornia, ma le famiglie cinghiali che girano liberi nei centri abitati sono un pericolo e una vergogna per il paese”.
Molte famiglie usano “spedire i figli nel mondo virtuale” per opportunità come ad esempio tenerli buoni, farli contenti, avere più tempo per se anche per entrare in rete, per non doversi impegnare nell’intrattenimento con essi e più semplicemente perché “tutti fanno così”.
Il mondo virtuale impone una pappa pronta che mette in stand by il cervello, in una posizione passiva gli occhi fissi su quello schermo bramato equivalgono ad una esperienza ipnotica dove la mente si blocca a favore di un gestore esterno che ne assume il comando.
E allora, l’ evoluzione psichica personale? L’espansione mentale? La sana crescita intelligente ed amorevole finalizzata al vero bene della persona?
Dott.ssa Elisabetta Vellone