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I BAMBINI DELLA PANDEMIA: UOMINI E DONNE DI DOMANI
Secondo legge di natura il bambino cresce e si evolve, lungo il percorso nelle varie fasi dello sviluppo, in direzione di un adattamento funzionale al proprio benessere e alla sopravvivenza grazie all’apporto costante e progressivo dell’ambiente di appartenenza.
Il processo formativo del piccolo può anche essere definito “esperienza allo specchio” nel senso che tutto ciò che risulta appagante o frustrante per se stessi, grazie al traduttore emotivo simultaneo innato, viene acquisito come caratteristiche del SE [valgo/non valgo; posso/non posso].
In altre parole il bambino trascurato legge il disagio come prova di un Se scadente, non amabile e nelle richieste di cure e coccole non evase traduce come una propria incapacità di chiedere ed ottenere.
Ricordando instancabilmente che il bisogno di amore non è un optional, ma un “bisogno primario” propedeutico alla salute mentale e al sano sviluppo veniamo al dunque.
In questa epoca pandemica la famiglia, già resa impoverita e distratta, nel prestigioso ruolo di educatore e formatore della prole, a causa del malcostume imperante e il dilagare dei “falsi valori” si trova ora ad annaspare sotto gli effetti delle restrizioni e dei tanti conseguenti disagi psico-ambientali: come in una magna regressione di massa molti adulti sembrano tornati bambini incoscienti.
Un genitore impaurito, preoccupato, senza la normale libertà decisionale e di movimento, privato delle sue aree di ristoro mentale, costretto a condividere interi giorni in spazi limitati e invadenti, spesso con l’aggravante di perdite economiche e posti di lavoro, ma parliamoci chiaro è un genitore nevrotico e disperato che spesso presenta disturbi emotivi quali irritabilità, insonnia, aggressività, mancanza di empatia, momenti di depressione ed altre simili; e cosa è in grado di dare detto genitore ai propri figli? Quale buon esempio o buon intento o punto di riferimento può produrre agli occhi di questi?
Questi attuali bambini così gravemente deprivati di cotanta linfa vitale in età formativa, intossicati da un abuso di tecnologia traghettatrice di materiale scadente e pericoloso che adulti potranno divenire?
Ci risparmiamo le ipotesi in tecnico/scientifiche per lasciare spazio all’idea e la speranza di un miracolo.
Dott.ssa Elisabetta Vellone