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No io non lavoro faccio la casalinga
Ore 6 del mattino. Francesca salta giù dal letto e corre in cucina. Mette su il bollilatte e la moca del caffè e intanto si china per raccogliere delle bucce di mandarino e briciole di pane sul pavimento. Sull’ingresso c’è il borsone dello sport con indumenti sporchi, che odorino! Meglio portala di là. La tavola è ancora apparecchiata, suo figlio ha cenato tardi dopo gli allenamenti ieri sera. Pulisce il tavolo, tira fuori biscotti e merendine, le tazze per il latte e quelle per il caffè, prepara la terapia per i suoi cari: la pillola per la pressione, il multivitaminico, la pillola per il cuore. Intanto ...
il latte bolle e va fuori dalla pentola, la fiamma del fornello si spegne. Oddio che puzza di gas! Chiude il rubinetto del gas e guarda l’orologio; oddio come è tardi! Bussa alla prima porta, “forza Paolo è tardi alzati”, bussa alla seconda porta “forza ragazzi, in piedi, quando imparerete a mettervi una sveglia? Tutti in cucina a fare colazione. Francesca morde una merendina mentre alza le serrande e pulisce il fornello “ guardate come piove”! Mamma l’hai stirato il mio jeans più pesante? Dice il figlio più grande; Francesca al mio impermeabile mancava il bottone, c’e l’hai messo? Dice suo marito. Mamma, Mamma la nonna ha la febbre, ha detto che non si può alzare! Posso rimanere a casa oggi? Dice il più piccolo. Forza, forza in bagno che oggi con la pioggia il traffico sarà caotico. Francesca si lava il viso, infila un maglione, poi prende la lista della spesa, le scarpe da portare al calzolaio, le bollettini da pagare alla posta, i panni della tintoria, “siamo pronti?” Sbrigatevi che ci dobbiamo anche fermare al distributore, la macchina è in rosso fisso. Francesca, Francesca passa dal dottore prima di rientrare e fatti dare qualcosa per la tosse, digli che mi fanno male tutte le ossa, chiedigli anche l’impegnativa per quegli esami di controllo che deve fare tuo padre, già che ci sei e ricordagli che noi abbiamo l’esenzione! Dice la nonna con un filo di voce. Uscendo: ciao tesoro scappo che è tardi, ciao ragazzi comportatevi bene! A proposito tesoro ti ricordi di chiamare l’officina per quel rumore alla ruota della macchina? E anche il dentista per quell’appuntamento. Ciao, andate piano! Mamma ti ricordi che oggi è il giorno che devo andare al gruppo e mi devi accompagnare? Portami un panino che lo mangio in macchina durante il tragitto; Filippo fallo prendere dalla mamma del suo compagno, così non hai la fretta di tornare a scuola, a proposito domani ho l’interrogazione di latino stasera mi aiuti per vedere se sono pronto? Francesca lascia i figli a scuola, va a far la spesa, passa dal dottore per le ricette, va in farmacia, dal calzolaio, in tintoria e poi di corsa a casa. Durante il percorso chiama l’officina ed il dentista. Ho Signore! È già mezzogiorno. Entra in casa, va a controllare lo stato di salute della mamma, consegna le impegnative al papà, mette a posto la spesa. Porta una mano alla fronte tenendola fra il pollice e il medio e poi tira fuori delle pentole, il gli involtini per il sugo della pasta, le verdure da pulire, un po’ di macedonia. Francesca puoi venire un momento? Dice la nonna, cambiami la federa del guanciale che stanotte ho sudato, ma anche le lenzuola per piacere, tuo padre non è capace lo sai! Ho sentito che sei in cucina mi andrebbe una minestrina leggera per pranzo e magari una frutta cotta se c’è altrimenti mi rimane tutto sullo stomaco. Francesca imposta il pranzo e la cena e poi di corsa a scuola a prendere il grande che alle 14,30 deve stare ad una riunione. Mentre guida mangia una banana. Pronto? Si, si tutto bene sto andando a scuola, si li ho presi gli appuntamenti poi ci organizziamo, cosa? Viene a cena il tuo collega? Ma figurati! Dove mangiano sei mangiano sette! Va bene a stasera. Francesca affronta due ore di traffico con pioggia poi finalmente alle 17 rientra. Sistema le stanze da letto, i bagni, completa i preparativi per la cena. Apparecchia la tavola, si fa una doccia e corre alla porta perché qualcuno ha suonato. Buonasera! Come sta! No, no nessun disturbo, si accomodi la cena è quasi pronta. Se lavoro anch’io? No, no! Io non lavoro, faccio la casalinga!
L’opera inestimabile svolta dalle tante Francesca della nostra cultura non è mai stata considerata lavoro, ma anzi quasi una condizione privilegiata della quale sentirsi un po’ in colpa “tu non lavori”! Beata te che puoi fare quello che vuoi! E fu così che la “donna” stanca di “non fare nulla” e sentirsi mantenuta ha smesso di fare la Francesca di turno.
Dr.ssa Elisabetta Vellone